ESEGESI DI TERMINI SPIRITUALI E DIVINI (SAGGIO)
“I simboli archetipici sono l’educazione dello spirito”. (Gabriele Palombo)
Ci tengo a precisare che le seguenti riflessioni e definizioni proposte in questo e altri scritti inerenti la spiritualità e il divino, data la loro importanza e delicatezza, sono il frutto di considerazioni ed esperienze personali, nel profondo rispetto delle visioni e credenze altrui.
Il linguaggio
simbolico è l’idioma originario da cui gli altri discendono.
L’arte e i miti, la spiritualità e la religione cattolica si esprimono perlopiù a livello simbolico con immagini e metafore, oltre che attraverso dottrine, dogmi e riti la religione. Gli esseri umani, in specie le masse, si nutrono prevalentemente di simboli e metafore.
Tra simbolo archetipico e interpretazione umana, a mio avviso non sempre c'è una precisa corrispondenza. I simboli possono essere di natura mentale e spirituale. I primi sono meno profondi dei secondi e perciò più comprensibili. Il simbolismo spirituale è inerente a questioni umane, divine e cosmiche sovrasensibili. Pure l’arte è frutto dello spirito umano.
La comprensione del simbolo archetipico disvela ciò che esso rappresenta, manifesta la sua vera essenza e il simbolo si dissolve. Questa presa di coscienza comporta che tra l’uomo e l’entità rappresentata dal simbolo si crea un rapporto diretto senza più bisogno d'intercessori.
Le definizioni e descrizioni dei simboli e delle entità divine e spirituali sono convenzioni umane che possono variare da luogo a luogo.
***
La Trinità è composta dalla Vita, la Madre del nostro e degli altri infiniti universi (c’è un principio femminile all’origine d’ogni cosa), dal SÈ Cosmico, il Padre dell’universo, e dall’uomo, figlio di entrambi. La Vita cosmica e quella umana, con tempi e modi diversi, si riproducono nello stesso modo sia in alto che in basso.
La Vita, il SÈ Cosmico e l’uomo sono spiritualmente consustanziali. Questo significa che ogni componente della Trinità è uno e trino, è immanente e trascendente.
Riassumendo:
il Divino è composto dalla Vita, dal SÈ Cosmico e dal SÈ Personale.
La Madonna è il simbolo della Vita cosmica e oltre cosmica.
Dio, per noi il SÈ Cosmico, è il potere supremo maschile dell’universo.
Il Papa è il simbolo del divino che recita il ruolo dell'originale, ossia il SÈ Personale.
I simboli archetipici spirituali interpretati e poi proposti dall’uomo variano da luogo a luogo, e soprattutto non sempre rispecchiano il significato reale di ciò che essi vorrebbero rappresentare. Del divino è perciò fondamentale sapere quali sono i suoi reali attributi e consistenza, non quanto gli hanno attribuito gli esseri umani dovunque.
La dimensione
spirituale umana è composta dal SÈ Personale, dall’Io Persona (termine
introdotto da Antonio Mercurio) e dall’Anima, entità in parte già data ma che
in seguito va assunta e completata. Il SÈ Personale abitualmente è
offuscato da vissuti personali e condizionamenti vari. Per questo è necessario
fare un po’ di pulizia al proprio interno per renderlo percepibile e luminoso.
Il SÈ Personale è la fonte dell’amore spirituale e della saggezza, della verità e creatività, entità immateriale presente in ogni persona fin dalle origini della vita nel seno materno e per tutto l'arco vitale.
Gesù Cristo è la rappresentazione e finora la massima realizzazione del SÈ, anche se qualche volta la sua figura è stata idealizzata.
Antonio
Mercurio, a mio modesto avviso, è andato oltre.
Antonio Mercurio, insieme a sua moglie Paola Sensini, è stato il fondatore della Sophia University of Rome (S.U.R.) e il creatore dell'Antropologia Personalistica Esistenziale e della Cosmoart.
Per l’uomo il divino è già dato, ma va cercato e mantenuto con la preghiera, la meditazione e una vita vissuta all’insegna del perseguimento di valori e virtù, senza isolarsi dal mondo ma operando in esso per il bene e il fine comuni.
***
L’Eucarestia: il SÈ Personale non necessita di un'infusione dall’esterno, perché è dentro ogni persona fin dalle origini della vita nel seno materno e per tutto l’arco vitale. È solo necessario scoprirlo.
L’angelo
custode è il SÈ
Personale, il Puer eterno ossia il divino che è nell’uomo.
L’Io Persona è la dimensione di libertà,
pure esso presente nell’uomo fin dalle origini della vita nel seno materno e
per tutto l’arco vitale.
L’Io Persona è, nel bene e nel male, l'artefice della vita d’ogni essere umano.
L’anima dell’uomo in natura è abbozzata ed essa va completata attraverso l’acquisizione di valori e virtù e possibilmente portata a compimento mediante la realizzazione delle nozze alchemiche, che è il progetto supremo iscritto nella vita umana e cosmica.
Il peccato originale è personale e collettivo: a livello individuale è costituito dalla superbia e dall’odio stabiliti nel seno materno. A livello collettivo è la superbia e l’odio, il male in generale immessi nel mondo dall’umanità. Vissuti arcaici e profondi che s’accumulano e ciclicamente esplodono in brutture e violenze d’ogni genere, perché il male umano una volta creato impregna l’universo.
Il giudizio universale. L’uomo alla fine dovrà rendere conto a se stesso per come si è posto dinanzi alla vita e l’ha impiegata e non ad un dio severo e giudicante, frutto delle proiezioni e fantasie umane.
Il diavolo è il simbolo della parte oscura e violenta dell'uomo, ossia dell'odio e del male umano attribuiti a un’entità esterna inesistente.
Inferno, Purgatorio e Paradiso non sono luoghi, sono stati dell’essere che l’uomo crea prima dentro di sé e poi fuori di sé, stati interiori dovuti alle sue libere scelte e decisioni se vivere nell’amore o nell’odio, nel bene o nel male, nel vizio o nella virtù.
La Predestinazione. L’uomo non è interamente corrotto né malvagio per natura, ma si corrompe e diventa violento durante la vita prenatale, condizione che in seguito, se lo decide e opera in tal senso, potrà sanare. Per cui non ci sono né predestinati, né dannati né eletti, perché, nel bene e nel male, è l’uomo il primo responsabile della propria vita.
La Trasmutazione è la trasformazione della propria essenza ed esistenza, è il passaggio da un’identità all’altra, da uno stato esistenziale inferiore a uno superiore, è un continuo e inarrestabile Essere e Divenire.
La Conversione ha un doppio significato: si riferisce al passaggio di un’identità fondata sull’Io psichico, ad un'identità fondata sul SÉ e sull’Io Persona, ossia sulla dimensione spirituale. Ed inoltre significa passare dall’odio all’amore, dal male al bene, dal vizio alla virtù. In sostanza, la conversione consiste in un radicale cambiamento d’identità e modo di pensare, d’essere e agire.
La
Confessione è
l’interposizione del sacerdote tra l’uomo e la sua colpa.
La colpa va stanata, assunta e riparata personalmente.
La Redenzione consiste nella liberazione dal male e dalla colpa, in specie prenatali (il peccato originale), col perdono, la riparazione e l’amore.
La
Trasfigurazione è il
processo di trasformazione radicale e compiuto della propria essenza ed
esistenza fin dalle origini della vita nel seno materno.
Essa consiste
nel passaggio dell’identità fondata sull’Io psichico e sull’Io fetale
all’identità fondata sull’Io Persona e sul SÉ Personale collegato col SÉ
Cosmico.
Significa passare da bruco a farfalla mediante la creazione dell’anima.
La Purificazione allude al costante processo di trasformazione e liberazione delle proprie parti oscure, passioni e pretese, al fine di diventare limpidi e trasparenti, appunto, purificati.
La Resurrezione sottintende l’accettazione del dolore e della morte esistenziale, ossia passione, morte e risurrezione, per risorgere alla luce del SÈ e posizionarsi stabilmente su di esso.
L’Ascensione allude allo staccarsi dal mondo materiale purificati per catapultarsi nel regno dello spirito e nella vita ultraterrena.
I suddetti passaggi e definizioni spesso sono collegati tra loro.
Infine non c’è bisogno né di templi né tantomeno d’intercessori per vivere la spiritualità.
(Gabriele Palombo)
Copyright
© 2023 gabrielepalombo
Antonio Mercurio, Ipotesi su Ulisse, ed. Sophia University of Rome (S.U.R.), Roma 2007
Commenti
Posta un commento