PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITÀ E DEGRADO MORALE DELL’ITALIA DELL’EUROPA E DELL’OCCIDENTE IN GENERALE (SAGGIO)
Nottetempo tramite un’ambulanza da me richiesta sono stato portato al pronto soccorso dell’ospedale sant’Andrea di Roma, in via di Grottarossa, per una urgenza che dopo le visite mediche e analisi cliniche si è rivelata meno grave del previsto. Premetto che il personale medico e infermieristico, a parte un medico scorbutico, si è dimostrato professionale e umano che ringrazio di cuore. Quello che invece mi è sembrato disumano, e non per colpa loro, è il trattamento riservato alle persone lì degenti, quelle che ho avuto occasione di vedere durante la mia permanenza dall’una di notte fino a circa le ore dodici del giorno successivo posto su una barella in una stanzetta quadrata con un ingresso aperto, un via vai di persone e personale infermieristico e tre porte scorrevoli che si aprivano e si chiudevano in continuazione. A notte fonda faceva freddo e ho chiesto a un infermiere qualcosa per coprirmi e gentilmente me l’ha portata. La mattina dopo è stata una mezza giornata densa d’emozioni e riflessioni che adesso vi descriverò, cose in parte già sapute ma che peggiorano sempre di più anziché migliorare. Che la sanità i nostri politici la stiano privatizzando, è noto da tempo e lo stanno facendo in modo subdolo e spregevole. Hanno iniziato in modo ambiguo, com’è nel loro costume, per il timore di perdere voti e potere. È stato uno stillicidio graduale e meschino. A poco a poco hanno ridotto e quasi abolito i farmaci costosi, mutuando solo quelli a pochi euro. Hanno chiuso ospedali dovunque, anche delle eccellenze, destinandoli al disfacimento e come ritrovo di senzatetto e spesso malavitosi. Infine la cosa più intollerabile è che per fare delle visite mediche tramite l’assistenza sanitaria si deve aspettare dei mesi e in alcuni casi, spesso urgenti e gravi, anche degli anni. I posti letti degli ospedali, quei pochi rimasti, sono irraggiungibili, spesso anche in punto di morte, che è tutto dire. Insomma, stiamo ricalcando pari pari la disumanizzazione e il business della sanità degli americani, da cui siamo invasi e succubi dal dopoguerra, altro che alleati! Secondo me, al punto in cui siamo giunti, mantenere la sanità pubblica è difficile. Servono troppi soldi e soprattutto gente capace per poter riuscirci, sanità che era una delle tante eccellenze dell’Italia. Invero non solo la sanità si è deteriorata, ma pressoché tutto il resto, specie la coppia e la famiglia dalle quali ogni cosa discende e dipende. A conferma che quello che sta accadendo, e non solo a noi, è una profonda regressione collettiva perlopiù caratterizzata da un degrado morale che sembra inarrestabile.
Tornando all’ospedale, siccome per necessità son dovuto entrare e uscire più volte da una grande stanza dove vi erano ammassate come delle bestie delle persone, quasi tutte anziane, si faceva fatica a passare tra le barelle. Appena entrato l’ho subito associata a una bolgia dantesca e ho provato delle forti emozioni, di dispiacere e disappunto, e fatte delle riflessioni che adesso vi riferirò. Innanzitutto mi ha colpito la promiscuità tra uomini e donne, gli uni accanto all’altro, spesso seminudi e doloranti. C’era chi imprecava e chi, steso sulla barella chissà da quanti giorni, rassegnato. Insomma, privacy e rispetto della persona umana zero. C’era chi vomitava e un odore nauseabondo. Riflettevo sulle persone adesso bisognose e dolenti, gente anziana che in qualche modo e misura ha contribuito alla ricchezza e al benessere del nostro paese che viene trattata in modo disumano. Tra l’altro costoro l’hanno pagata e continuano a pagarla la sanità con le loro tasse per averla e non per essere considerati un peso e superflui per la società e quindi abbandonati a loro stessi. Riflettevo pure sulla frustrazione di medici e infermieri costretti a vivere quotidianamente in condizioni frustranti e persino insalubri. Rispetto ai medici, non tutti, hanno pure loro delle responsabilità, perché hanno un potere enorme e tuttavia non hanno mai preso posizione dinanzi allo sfascio della sanità causato perlopiù dai politici. Medici però sempre pronti a scioperare se qualcuno tocca qualche loro interesse o viene fatto qualche torto, o presunto tale. La ricorrente violenza di gente esasperata per le lunghe attese nei pronto soccorso e per essere costretta a stare sulle barelle per giorni nei confronti dei medici e personale sanitario, è ingiusta e inammissibile perché la responsabilità dello stato attuale della sanità non dipende da loro, o perlomeno è marginale e secondaria rispetto alla politica, che invece di risolvere lo sfascio di cui è la prima responsabile, si nasconde dietro di loro e con la minaccia e repressione anziché porvi rimedio. Sanità e istruzione sono gli indicatori principali della civiltà e umanità o dell’inciviltà e disumanità delle nazioni e popoli, oggi da noi entrambe disastrate.
Ho pure riflettuto sul perché l’aborto e l’eutanasia nel nostro tempo siano così in voga sostenuti da lobby e politicanti prezzolati e ignoranti che poco o nulla sanno su questioni esistenziali così complesse e delicate quali sono la vita e la morte e sulle quali i nostri avi si sono interrogati e macerati per secoli. La soppressione della vita umana avviene quando l’attrazione per la morte prevale sull’amore per la vita. Che è ciò che sta accadendo al nostro paese, all’Europa e all’Occidente in generale avido e violento dove il business, spesso persino fraudolento, ha preso il sopravvento sul rispetto della persona umana. E quando questo accade, non c’è speranza e futuro per nessuno, nemmeno per coloro che suppongono d’esserne esenti perché benestanti o per altri motivi. Che piaccia o no, il declino morale trascina con sé tutto il resto. In Occidente si è creato un abisso tra ricchi e poveri, tra politici, quasi malvisti dovunque, e i popoli. Politici che spesso si sentono intoccabili e onnipotenti, perché vengono eletti per vie traverse da lobby e poteri occulti che tramano e governano nell’ombra, anziché dai loro popoli. Dove le tante decantate democrazie e libertà occidentali a tutt’oggi sono un miraggio dovunque, una scimmiottatura delle stesse. Invero tante di esse sono più delle dittature camuffate che delle democrazie, a iniziare dal vertice!
Le città sono diventate off limits ai comuni cittadini da parte delle ZTL, di miliardari, lobbisti e potentati assicurativi, bancari e finanziari, considerate una loro proprietà privata, confinando la gente in squallide periferie zeppe d’immigrati spesso irregolari e violenti, gente arrabbiata e impotente che subisce ogni sorta di angherie in silenzio. In sostanza, il business e la ricchezza come filosofia di vita, che tra l’altro non fa felice nessuno, né chi la possiede né chi la subisce. Anzi, la ricchezza fine a se stessa nel tempo diventa strumento di potere e abitualmente sconfina in eccessi e persino nel vizio. Ricchezza e potere, amore e felicità sono inconciliabili, perché più si rincorrono le prime due, più s’allontanano amore e felicità. In breve; la ricchezza non è negativa di per sé, lo diviene quando s’impadronisce della vita umana. Lo stesso vale per il potere, che se esercitato senz’amore e senz’umiltà, diviene violenza e vanità. È la storia a tutt’oggi.
Per
completare lo stile di vita americano, che intenzionalmente sta sradicando le
nostre radici umanistiche, dopo la coca cola, i McDonalds e halloween, ci manca
l’ulteriore degrado delle persone che vivono emarginate e abbandonate a loro
stesse nelle periferie e ai margini delle grandi città nel disinteresse
generale, specie delle istituzioni. Al momento ci manca il fentanyl nel
tentativo, fasullo e auto distruttivo, di tanta gente alla deriva d’eludere il malessere
esistenziale, la solitudine e l’angoscia, con il potere che non fa nulla per
evitare o perlomeno per circoscrivere simili tragedie sociali, perlopiù dei
giovani. E infine, e fortunatamente, al momento non abbiamo le ricorrenti
stragi nelle scuole. Quando mercanti e usurai, da secoli sempre gli stessi,
individui rapaci e violenti senz’anima, oggi identificabili nella finanza,
nelle banche e lobby varie prendono il sopravvento sulla politica corrompendo
tutto e tutti, persino l’informazione. Ossia quando
l’avidità, l’egoismo e la volontà di potenza s'impadroniscono della vita umana,
com’è accaduto per l’ennesima volta in questa nostra smarrita, ingorda e
brutale epoca, l’uomo precipita in un abisso di mali.
Tra le forme di governo e potere che si sono succedute tra loro nel corso dei secoli, la politica è una delle peggiori della storia umana, se non persino la peggiore come preparazione, cultura e responsabilità dei politici nei confronti dei loro popoli, e di se stessi. Forse sarà il caso di pensare ad altre forme di potere, che comunque non potranno essere risolutive per un semplice motivo: che se non cambia l’uomo, non cambierà mai niente e nessuno concretamente e la storia sarà un’ininterrotta, sterile e persino violenta ripetizione.
***
C’è un seguito a quanto narrato prima. Alcuni giorno dopo essere stato dimesso dal Sant’Andrea con la diagnosi di: letteralmente “dolore toracico da tre giorni versoimilmente (verosimilmente!) di natura muscoloscheletrica rialzo pressorio in iperteso”. Dopo un paio giorni la situazione peggiora e di mattina mi reco all’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, in via Cassia. Solita prassi, solita barella, solito corridoio e solita promiscuità che, ripeto, tale degrado non è da imputare al personale dell’ospedale né a chicchessia se non a chi, di nascosto e codardamente, sta smantellando giorno per giorno la sanità pubblica.
La mattina ripetono gli esami fatti al Sant’Andrea, e qualcuno in più. Avevo molto dolore, più del solito e non riuscivo a stare sulla barella né altrove. A fine mattinata, dato l’acuto dolore al petto, chiedo al medico di turno, una donna austera, se potevo avere un consulto con un cardiologo, che mi nega un po’ scocciata. Verso l’ora di pranzo c’è il cambio del medico di turno e mi sento sollevato nel vederla andare via, perché penso che se restava lei sarei stato dimesso senza risolvere alcunché. Per non farla troppo lunga, il medico che gli subentra, mentre mi visita vede delle bollicine sul lato sinistro del corpo dove s’accentra il dolore e dice che secondo lui potrebbe essere il virus herpes zoster. Per un consulto, di sua iniziativa chiama un cardiologo, che dopo avermi fatto una ecocardiogramma, che non avevano fatto al sant’Andrea, conferma che pure per lui potrebbe essere il fuoco di sant’Antonio. Finiti gli esami il medico fa la seguente diagnosi e mi dà la terapia: Toracoalgia da verosimile herpes zoster toracico. Ho iniziato la cura e al momento sto meglio. Ringrazio di cuore medici e il personale tutto del Fatebenefratelli di via Cassia, compresa l’austera dottoressa!
Riflessione finale: in una società prevalentemente disumana, avida e mercantile qual è attualmente la nostra, modellata sfortunatamente su quella americana a scapito della nostra cultura intrisa d’umanesimo, bellezza e, perché no, di spiritualità, le persone anziane, gli invalidi e gli emarginati sono considerati un peso perché secondo loro non sono più produttivi e perciò gravano sulla sanità e sul sistema pensionistico. I politici, ormai corrotti e asserviti dappertutto alle varie lobby che nell’ombra li sponsorizzano e li controllano, mirano a privatizzare la sanità con l’alibi che è insostenibile, legalizzano l’eutanasia e altre mostruosità (tra cui l’aborto) più nel tentativo di sanare i conti da loro disastrati nel corso di decenni che per alleviare la sofferenza degli infermi. Diversi politici senza arte né parte hanno usato miliardi di euro per comprarsi i voti dei cittadini, senza che nessuno muovesse un dito.
Da
sempre gli umani impiegano le loro energie e spesso l’intera vita, il bene più
prezioso, o per l’avidità e l’accaparramento di beni e denaro; o per il potere
e la carriera, scontrandosi ed eliminandosi senza sosta tra loro; o per la
gloria, che è come un lampo: t’illumina per un istante e poi svanisce; o
rincorrendo cose senza senso futili ed effimere; o subendo la vita nella totale
passività, in tutti i casi elencati svanendo nel nulla. Per evitare le suddette
seduzioni e trappole esistenziali, è indispensabile assumersi la responsabilità
della propria vita e trasformarla e trasformarsi, vivere nell’onestà e operare
per il proprio e altrui bene. Per tutto ciò, oggi bisogna temere più tanta
scienza che si è sottomessa a lobby e al business, spesso immorale e
truffaldino, specie delle fameliche case farmaceutiche, e ancor di più bisogna
temere i politici indegni e corrotti.
Morale: l’uomo senza un motivo superiore cui finalizzare la propria vita, diviene un essere avido ed egoistico in balia delle proprie passioni e perciò destinato a svanire nel nulla. Il potere fine a se stesso, il potere senza amore e senza umiltà, fatalmente diviene violenza e vanità. Per questo la civiltà, a tutt’oggi un miraggio dovunque, avrà inizio quando il potere sarà esercitato con amore e nel rispetto per le persone, chiunque esse siano, specie quelle fragili e bisognose, che in passato in qualche modo e misura proteggeva la religione e oggi non più.
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